Strutture/infrastrutture
Data inizio: 2016
Nei limiti imposti dai vincoli di salvaguardia del paesaggio e del patrimonio culturale cui sono sottoposti gli edifici della sede storica milanese in Largo Gemelli dell'Università Cattolica, negli ultimi anni è stato avviato un processo per migliorarne l'impronta ecologica, così come a preservarne il patrimonio storico e artistico. Tre, in particolare, gli interventi più significativi in tema di riduzione degli impatti ambientali già in essere, la cui progettazione ha cercato di considerare l’utilizzo di materiali biocompatibili e la riduzione dei consumi energetici, che si combinano ad azioni specifiche di informazione e sensibilizzazione, così come a nuove progettualità.
Nel corso degli ultimi anni sono state convertite tutte le caldaie a gasolio, introducendo macchine ad alta efficienza energetica. A ciò si aggiunge la segmentazione degli edifici, così da limitare il riscaldamento e l’aria condizionata solo per specifiche porzioni di edificio. Si è inoltre provveduto a un efficientamento del sistema di controllo delle temperature e della pulizia di tutti i termosifoni. Tutti gli interventi messi in atto hanno lo scopo di ridurre e contenere i consumi e le emissioni di CO2 .
Nella direzione di una illuminazione sempre più green è stato già convertito a led il 50% degli spazi negli edifici storici di largo Gemelli e di via Sant’Agnese, un fiore all’occhiello per i chiostri bramanteschi e per la facciata dell’Ateneo che, a partire dal 2016 (grazie a una partnership con A2A), ha subito un restyling completo. L’illuminazione della facciata dell’Università Cattolica è uno dei primi interventi di riqualificazione a led su edifici di interesse storico-architettonico nella città di Milano attuato nell’ambito del piano generale di trasformazione dell’illuminazione pubblica. L’impianto di illuminazione a LED mantiene lo stesso numero di corpi illuminanti del precedente (20), sostituendo le sorgenti a ioduri metallici con led a luce bianca.
L’Università Cattolica, anche in collaborazione con AMSA, sta mettendo in atto da anni azioni di sensibilizzazione e promozione della raccolta differenziata dei rifiuti. In particolare, a partire dalla sede storica di Milano ha preso il via un piano di sensibilizzazione, rivolto agli studenti ma anche a docenti e personale tecnico-amministrativo, per invitare a separare correttamente i rifiuti e superare la soglia, già alta, di conferimento differenziato. L'allestimento di un'ampia isola ecologica ha contribuito a razionalizzare questa operazione che prevede la raccolta differenziata di imballaggi in plastica e metallo, carta, vetro, organico, cartone e indifferenziato. Grazie a queste iniziative, lo smaltimento dei cosiddetti rifiuti speciali nell'isola ecologica ha raggiunto il 100%. Nuove policy e protocolli attivati hanno permesso inoltre di effettuare regolarmente la raccolta di rifiuti ingombranti e non assimilabili (come toner, rifiuti sanitari e apparecchiature elettroniche), smaltimendo ogni anno oltre 50 tonnellate.
Sono state intraprese azioni di sensibilizzazione alla responsabilità nell’utilizzo delle risorse e dei luoghi a disposizione, rivolte ai frequentatori dell’università. Nel caso particolare dei chiostri bramanteschi, la sostenibilità e la cura dell’ambiente non possono limitarsi al risparmio energetico, ma devono inevitabilmente prevedere la conservazione di un edificio di pregio storico e artistico. La cura degli edifici storici è parte integrante dello sforzo di aumentarne la sostenibilità per un’ecologia che sia integrale, non solo apportando interventi di carattere tecnico ma anche per la custodia dei luoghi e del patrimonio e l’educazione alla responsabilità.
Sul tema della salvaguardia e recupero di luoghi storici e del patrimonio culturale cittadino in chiave di sostenibilità, si colloca infine il progetto di riqualificazione della ex-Caserma Garibaldi di Milano per ampliare il campus, dove si sta procedendo ad una progettazione secondo la certificazione volontaria LEED. Ciò al fine di integrare la salvaguardia del valore storico-culturale degli edifici con una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, attraverso il risparmio energetico e la riduzione di emissioni grazie all’uso di materiali eco-compatibili.
Università Cattolica del sacro Cuore
AGENDA 2030
7 - Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni
7.3 Entro il 2030, raddoppiare il tasso globale di miglioramento dell'efficienza energetica
11 - Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili
11.4 Rafforzare gli impegni per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo
12 - Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
12.5 Entro il 2030, ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclaggio e il riutilizzo
12.8 Entro il 2030, fare in modo che le persone abbiano in tutto il mondo le informazioni rilevanti e la consapevolezza in tema di sviluppo sostenibile e stili di vita in armonia con la natura
STRATEGIA NAZIONALE DI SVILUPPO SOSTENIBILE
PIANETA
II. GARANTIRE UNA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI
III. CREARE COMUNITÀ E TERRITORI RESILIENTI, CUSTODIRE I PAESAGGI E I BENI CULTURALI
PROSPERITÀ
III. AFFERMARE MODELLI SOSTENIBILI DI PRODUZIONE E CONSUMO
IV. DECARBONIZZARE L’ECONOMIA
TEAM DI PROGETTO E SVILUPPO
DESTINATARI
Tutti i frequentatori del campus: studenti, docenti, personale tecnico-amministrativo, visitatori
Investimento
risorse interne
Investimento
risorse esterne
RISULTATI E MONITORAGGIO
A partire dal 2016, si è raggiunto un significativo risparmio annuo sul consumo energetico per l’illuminazione della facciata, superiore al 60% (pari a 100 KWH, l’equivalente del quantitativo necessario per l’illuminazione di un intero edificio). L’iniziativa per la raccolta differenziata, condotta insieme ad Amsa, è stata preceduta da uno studio realizzato dalla società del gruppo A2A che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti nel milanese, secondo cui la produzione annuale totale di rifiuti urbani dell'Ateneo è stimata in 332 tonnellate/anno. La carta è la frazione più abbondante e la frazione organica è molto rilevante, dato l'elevato peso specifico e le frequenze di prelievo giornaliere. La percentuale di raccolta differenziata in Ateneo raggiunge quasi il 70%. Secondo Amsa, la qualità delle frazioni differenziate di plastica e metallo, carta, vetro e organico sono eccellenti con presenza trascurabile di materiali estranei. Tuttavia, le analisi merceologiche effettuate sui campioni di «rifiuto indifferenziato delle aree comuni» mostrano che è ancora presente rifiuto riciclabile. Da questi dati, risulta evidente che c’è un margine di miglioramento e vi sono quindi precisi obiettivi. Il primo è recuperare buona parte degli imballaggi in plastica e metallo, cartone (Tetrapak) e i bicchieri di plastica conferiti nell'indifferenziato delle aree distributori automatici deviandoli verso i contenitori di plastica e metallo e carta. Il secondo obiettivo è recuperare la quota riciclabile di plastica e poliaccoppiati in carta ancora presente nei contenitori nell'indifferenziato delle aree comuni. In questo modo sarebbe possibile migliorare la raccolta differenziata di oltre 10 punti percentuali, passando da circa il 70% all'80%.
COMUNICAZIONE
Condivisione delle azioni messe in atto con la RUS (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile)